Come gestire il sudore una volta arrivati al lavoro in bici - Bikeitalia.it

2023-01-05 16:30:29 By : Mr. Henry Wang

Come gestire il sudore una volta arrivati al lavoro in bici? Si tratta di una domanda che ci pongono numerosi lettori, sia sulla nostra testata che sulla pagina facebook, soprattutto quando pubblichiamo notizie riguardanti il bike to work. Il numero di commenti ci fa quasi credere di vivere in una società “sudorofobica”. Dopo aver visto come provare ad arrivare meno sudati al lavoro, in questo articolo vediamo come gestire il sudore una volta arrivati al lavoro in bici.

Lo abbiamo già detto, volenti o nolenti, il sudore è una cosa fisiologica, una strategia del nostro corpo per mantenere la corretta temperatura corporea. Eliminare il sudore non è possibile e se qualcuno ci riuscisse, il rischio di un colpo di calore sarebbe molto alto. Per prima cosa dobbiamo cercare di capire in quali zone il ciclista tende a sudare di più?

Solitamente le zone che presentano una maggiore sudorazione sono fronte (per via del caschetto), ascelle e la schiena (quest’ultima soprattutto se usiamo lo zaino anziché le borse). Il fatto che in bici ci sia sempre dell’aria contraria tende comunque a far evaporare maggiormente il sudore rispetto ad altre attività, come la corsa a piedi.

Le zone più “colpite” dalla sudorazione devono essere poi lavate una volta arrivati al lavoro. Vediamo ora come gestire il sudore una volta arrivati al lavoro.

Una volta che siamo arrivati al lavoro, possiamo gestire il sudore in diversi modi.

Se non abbiamo a disposizione nemmeno un lavandino dove darci una sciacquata, una soluzione utile è quella di usare delle salviette profumate, di quelle che si usano per i bambini. Hanno il pregio sia di permetterci di pulire la pelle che di lasciare un gradevole profumo. Pur essendo un prodotto usa-e-getta, in commercio esistono salviette biodegradabili al 100% che possono essere gettate nella raccolta differenziata dell’umido e inquinano meno di quelle che finiscono nell’indifferenziata.

La maggior parte di noi non ha la doccia a disposizione al lavoro ma ha comunque un bagno con un lavandino. Questa soluzione è comunque ottimale per ottenere un’adeguata pulizia. Io porto con me sempre un beauty case con all’interno:

Mi sciacquo faccia e ascelle, passo un asciugamano sulle braccia, sul petto, sulla schiena e sotto le ascelle, dopodiché passo deodorante, profumo e crema viso. In 10 minuti sono fresco come una rosa.

Solitamente io indosso indumenti tecnici da bici solo per la parte superiore, in modo da cambiarmi dopo essermi sciacquato e profumato e indossare vestiti “civili” puliti. Se proprio non è possibile recarsi al lavoro con gli indumenti tecnici e cambiarsi, il mio consiglio è quello di portare comunque una maglia intima di ricambio. Quella usata in bici sarà intrisa di sudore per cui potremo indossarne una pulita, che eviterà di sentirsi il sudore addosso e di emettere odori sgradevoli.

La maggior parte delle limitazioni al bike to work, tra cui quella del sudore, sono più mentali che reali. Non possiamo pretendere di avere a disposizione doccia e spogliatoio (solo qualche azienda illuminata li propone), per cui dobbiamo fare di necessità virtù. In 10 anni di bike to work mi sono sempre accontentato di un lavandino, un asciugamano, un cambio pulito e una saponetta e sono sempre riuscito a gestire il sudore senza grandi problemi.

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