Evitare il contatto con oggetti sporchi e potenzialmente pericolosi per la nostra salute è diventata ormai una abitudine. Batteri, virus, funghi e muffe possono essere presenti sulle superfici degli oggetti che comunemente usiamo e, per questo, sia lavarsi le mani che provvedere all’igienizzazione degli ambienti può risultare un’arma vincente.
Vi siete mai chiesti quali sono gli oggetti più sporchi che manipoliamo? Ecco la top ten di quelli con cui si viene continuamente a contatto.
Coprire lo spazzolino con un cappuccio è una regola fondamentale per l’igiene ma è bene prendersene cura. Infatti, venendo a contatto con l’acqua, rischia seriamente di diventare reservoir di funghi e muffe. E’ sufficiente lavarlo due volte nell’arco della settimana con dell’acqua calda e sapone disinfettante o metterlo in lavastoviglie.
Nel momento in cui si posano i piedi bagnati su questo tappetino, si crea un ambiente adatto alla proliferazione di batteri, funghi, muffe. A questo si aggiunge il fatto che esso tende a rimanere bagnato per diverse ore e rimanendo a terra si asciuga molto lentamente. Meglio quindi appenderlo a un’asta o alla doccia in maniera tale che possa asciugarsi bene. In alternativa si può ricorrere al bicarbonato per disinfettarlo.
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La guarnizione del frigorifero è un elemento delicato in cui si può accumulare sporcizia e germi. Per pulirlo si può utilizzare una soluzione a base di aceto e acqua una volta a settimana e strofinare bene e per raggiungere le parti più complesse si può utilizzare uno spazzolino. Una soluzione alternativa è l’utilizzo delle salviette disinfettanti da passare anche sulle superfici e sui ripiani del frigorifero. Ricordarsi di asciugare accuratamente tutte le superfici perché gli ambienti umidi favoriscono la proliferazione batterica.
Per pulire lo zerbino, la prima cosa da fare è sempre quella di sbatterlo, possibilmente lontano dall’ingresso di casa. Successivamente va pulito con l’aspirapolvere per poi lasciare spazio al bicarbonato che dovrà agire sia sul tappeto stesso che sull’area del pianerottolo dove viene poggiato.
Pulire il cellulare ed anche la sua cover con le salviettine imbevute di disinfettante, o al 70% di alcol, potrebbe essere utile per garantirne l’igiene. E’ inoltre consigliabile evitare di portarli con sé a tavola o utilizzarli quando si tocca cibo.
Un buon metodo per pulire le spugnette della cucina ed eliminare gran parte di microrganismi presenti consiste nel riscaldarle nel microonde per un minuto. Un’altra possibilità è immergere le spugne in un litro di acqua calda con mezzo cucchiaino di candeggina concentrata.
Le chiavi passano gran parte della giornata tra tasche, auto, tavoli e serrature: qui possono venire a contatto con germi e sporcizia. E’ buona regola evitare di appoggiarle in bagno o sul tavolo. Inoltre, può essere utile pulirle con una soluzione alcolica al 70%.
Anche il telecomando rientra tra gli oggetti con cui si viene a contatto quotidianamente e che possono essere una minaccia per la salute. Esso è un oggetto che periodicamente andrebbe pulito: si consiglia di usare un panno con una soluzione alcolica tra il 60 e il 70% facendo attenzione che il liquido non finisca nei chip elettronici del telecomando.
In casa è difficile trovare un ambiente così fertile per la proliferazione di batteri ed altri microroganismi: si tratta di un elettrodomestico che mantiene sempre un elevato livello di umidità, che è spesso caldo, e nel quale vengono inseriti abiti sporchi, scarpe e indumenti con un’elevata concentrazione di contaminanti. Inoltre, la biancheria bagnata lasciata nella macchina, anche per un breve periodo, può far prosperare i germi.
Per questo motivo è necessario trasferire i panni puliti entro mezz’ora o immediatamente dopo ogni lavaggio. Per pulire la lavatrice può essere utile fare un ciclo a vuoto a 60 gradi con della varechina.
Se possibile, e previsto dal produttore, borse e zaini andrebbero lavati in lavatrice oppure, se non fosse possibile, sarebbe opportuno lavarli con delle salviettine con antibatterico non solo all’esterno ma anche all’interno per ridurre quanto più possibile la presenza di agenti infestanti che possono minacciare la salute.
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