Profumi tra i beni necessari anti-ansia e anti-odore, è boom fragranze - Beauty & Fitness - ANSA.it

2023-01-05 16:33:15 By : Mr. Yuxin Lv

Profumi tra i beni necessari anti-ansia e anti-odore, è boom fragranze @ Unsplash © AnsaGuarda le foto...

Dal 2020 in poi siamo diventato profumo-dipendenti e c’è anche chi li usa in modo eclettico: anche dieci fragranze, mescolate tra loro come insegnano gli influencer sui social, alla volta. Le usiamo per rilassarci e sentirci ‘più leggeri’ (in primis con l’acqua di rosa) e presto ci abitueremo anche a nascondere l’odore naturale del corpo in sempre più aree come collo, pancia, capelli oltre ai già noti piedi e ascelle. La pandemia ha solcato il cambiamento provocando un incremento della ricerca di profumi per sentirsi meglio. Alle fragranze, spruzzate addosso o in giro per le stanze di case ed uffici, stiamo dando sempre più valore nel farci sentire meno ansiosi anche nel confronto con gli altri che abbiamo ripreso a frequentare assiduamente e a distanza ravvicinata. Il 78% dei consumatori usa un profumo ogni giorno, il 48% ne sceglie da due a quattro, il 26% ne usa da sei a otto regolarmene e il 16% azzarda un mix eclettico di oltre 10 profumi, a seconda dell’umore del giorno. Il trend, partito dagli Stati Uniti e fotografato questo anno da NDP Group, si è diffuso con lo zampino dei social, in testa TikTok con oltre 10 milioni di visualizzazioni per #PerfumeTok e 1.7 miliardi di views per #PerfumeTikTok. Il 90% degli americani, attesta NDP, ha comprato un profumo o una colonia negli ultimi due anni e il 55% li compra ogni due mesi, dal culmine della pandemia in poi. Per il 65% le fragranze sono prodotti ideali per il benessere e vengono associati al ‘prendersi più cura di sé’ e le occasioni per profumarsi sono andate a moltiplicarsi perché, oltre alle boccette di profumo sul mobiletto della sala da bagno (il 97% preferisce i classici formati a dimensione naturale) il 55% compra anche le versioni da viaggio (mini size), facili da tenere con sé anche in borsa. Il quaranta per cento acquista fragranze roll-on, il 21% gli oli profumati e il 20% i profumi solidi (composti solo dalla componente grassa, come gli originali). Il sette percento compra anche le fragranze in ‘salviette’, una tipologia emergente. Dai profumi (preferiti dall’87% delle persone), agli spray per il corpo (per il 66%), dalle eau de toilette (amate dal 55%) agli oli essenziali (36%) e alle acque di colonia (34%) le scelte si stanno moltiplicando. “Più di tre quarti degli acquirenti di fragranze usa una fragranza ogni giorno (78%) e il 19% indossa una fragranza alcune volte alla settimana. Un numero molto piccolo di acquirenti di fragranze aspetta un'occasione speciale per indossare un profumo: solo l'1%, - si legge su Perfumer & Flavorist, la bibbia mondiale delle industrie di essenze e aromi che dedica al trend un focus. E mentre la Cina divora fragranze a ritmi crescenti (Euromonitor prevede che il fatturato del mercato dei profumi nella Terra del Dragone raggiungerà i 4,7 miliardi di dollari nel 2025 a ritmi del +7,1% annuo), le case essenziere più rinomate al mondo stanno lavorando per sfornare nuove molecole per fare profumi anti-odore e anti-stress: si va da Givaudian che lavora ad una fragranza-deodorante biotech centrata sul microbioma cutaneo (My Z-bioma) per neutralizzare l’odore da pelle e capelli senza bloccare la sudorazione, a Lipotrue che lavora ad una fragranza per nascondere l’odore di pancia, ascelle, testa e piedi che, dichiara l’azienda ‘dai 30 anni in poi cambiano divenendo caratteristici nelle persone anziane’, mentre Elixens Group, riferisce Perfumer & Flavorist, ha ideato una acqua profumata floreale di calendula biologica per fragranze per pelli sensibili ed allergiche. Si moltiplicano le essenze usate a scopo rilassante, contro stress, insonnia e le tensioni della vita contemporanea e il 2022 sembra essere proprio l’anno dell’essenza di rosa, il cui uso come ‘acqua’ pare risalire al 1370 per la regina d’Ungheria. Lo studio NDP attesta che il 60% dei consumatori preferisce le essenze da bouquet floreali, in primis la rosa, oltre al gelsomino, lavanda, giglio, violetta e lillà mentre si affinano i sistemi di estrazione, sostenibile, del preziosissimo olio di rosa (uno dei più costosi e prestigiosi usati in aromaterapia e profumeria). Ai processi di estrazione e alle capacità di questo fiore nel darci piacere si concentra anche il focus dedicato alle materie prime, a cura del colosso della profumeria Mane, che si svolgerà a Pitti Fragranze in programma a Firenze. “In letteratura sono elencati molti benefici e virtù curative a favore dell’essenza di rosa, tra cui la riduzione di stress e tensione a favore di un miglioramento dell’umore, - spiegano i ricercatori Mane. - Non c’è un tempo preciso o una stagionalità unica per scegliere una fragranza alla rosa. E’ ideale indossarla come un accessorio versatile in base allo stato d’animo, l’occasione o la sensazione del momento, spaziando tra sfaccettature più fresche e trasparenti ed altre più inebrianti e avvolgenti”.

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